Ferrate

In primo piano

  • La primavera e l’autunno sono il momento migliore per regalarsi una delle bellissime ferrate dei nostri dintorni: Camoglieres, Entracque, Rocca Senghi, Rocca dei Corvi, Bec Valletta di Limone, Chiaronto a Frassino, ecc…, un tripudio di colori faranno da cornice alle nostre uscite.

Ferrata di Rocca Senghi valle Varita

Ferrata di Camoglieres in valle Maira

Ferrata del Funs di Entracque

Ferrata della gola di Ailefroide

ORONAYE 3100m parete S dia canale di destra o centrale

In primo piano

Fu la via dei primi salitori nel 1883, nel 1974 Gianni Bernardi, Michele Gozegno e Piero Marchisio fecero la prima invernale. 100 anni dopo la prima salita, nel 1983, Stefano De Benedetti, per la prima volta, discese questa linea con gli sci.

Dopo il primo tratto di traverso, girato uno spigolo siamo saliti direttamente per un canale abbastanza ripido che finisce in una barra rocciosa che si supera direttamente (vecchia corda incastrata). L’ultima lunghezza di 50 metri di protegge bene con dei Camalot.

Rocca la Meja via Bobba

Nelle Alpi Cozie Meridionali, in valle Maira, una montagna più di altre sembra una cattedrale gotica, dai colori sgargianti.

La montagna, come tutta la cresta su cui sorge, è costituita da calcari dolomitici a stratificazione quasi verticale, che fanno sì che la cresta sia notevolmente affilata.
Vista da sud e da nord, ha un tipico aspetto piramidale; da est e da ovest invece presenta un profilo molto slanciato, che evidenzia la stratificazione.

Quasi in corrispondenza del culmine della cresta c’è un livello maggiormente eroso, corrispondente ad una serie di strati in cui ai calcari dolomitici originali si è sovrapposta della cenere vulcanica.

 

La magia dei 4000 delle Alpi

I 4000 delle Alpi, un ambiente grandioso, austero, a volte estremo ma che sa dimostrarsi paradisiaco, alcuni di loro sono alla portata di molti appassionati. Lasciati tentare e scegli tra:

[sgpx gpx=”/wp-content/uploads/gpx/GPAAGO-13 19.03.15.gpx”]

OLYMPUS DIGITAL CAMERA OLYMPUS DIGITAL CAMERA OLYMPUS DIGITAL CAMERA  OLYMPUS DIGITAL CAMERA  OLYMPUS DIGITAL CAMERA

 OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Falesia di Moiola

In primo piano

Falesia di Moiola

RELAZIONE CON NOMI 2022 agg

Falesia di Moiola

Falesia composta da 3 settori di cui uno particolarmente adatto a chi inizia a scalare da primo, quello all’estrema sinistra invece è più adatto a chi già scala e predilige i muri con passaggi tecnici.

Da non mancare: il “muro della rigenerazione” scalata tecnica spesso di dita……

 

 

 

SETTORE MURO DELLA RIGENERAZIONE

Vie verticali e tecniche fino a 30 metri

1. Gravitus 5c+ partenza non facile

2. Devilfenix 5c+ omogena su roccia sorprendente

3. Nobilmantis 6a+ finale tecnico che richiede decisione

4. Antico Thorg 7a difficile la parte finale

5. Kolossus 6b+ la prima via salita (dal basso) del settore, il finale è tecnico e da capire

6. Carrapax 6a bel muro a tacchette

7. Dragon 6c sezione tecnica

8. Mystral 6b continua e con alcuni passaggi più difficili

SETTORE PLACCA DEGLI SCORPIONI

Settore ideale per muovere i primi passi sul verticale, vie superchiodate dal 3 al 5b

9. Barbataus 5b difficile verso la fine

10. Insectus 4- un passo che richiede concentrazione

11. Skorpios 3+ ottima per debuttanti o riscaldamento

12. Troncannone 3- facile, didattica, di due tiri dalla 2a sosta discesa in doppia.

SETTORE PRIMO VOLO

Vie di difficoltà dal 5b al 6b, corte, super protette.

13. Tellurio 6a+ interessante uscita

14. Strapparami 6b+ bella dura

15. Aracno 6a di equilibrio

16. Gheos 6a qualche passo bello atletico

17. Lunaris 5b carina

18. Florus 5c+ non banale l’uscita

Rocca Bianca 3069 m valle Varaita via One Again e falesia du Cornivier o de Nourotchou

La rocca Bianca presenta una parete ovest che si affaccia su Saint Veran con belle placche percorse dalla via One Again 5c max, 5a obbl, 250 m, 5 tiri, discesa dalla normale.

La via è ben attrezzata e percorre una zona di roccia molto bella, utili due corde da 50 metri e qualche cordino per unire le soste

La via attacca nella parte più bassa della parete e si raggiunge facilmente dal colle dell’agnello passando per il colle di Saint Veran.

Ben visibile verso ovest la falesia du Cornivier su una roccia bellissima composta da gabbro molto solido.

La falesia si raggiunge da Saint Veran in 1 ora di cammino la parking di arrivo della navetta estiva obbligatoria.

Traversata del nodo di Pagarì di Salese

In primo piano

Si tratta della traversata di cresta dal colle di Ciriegia al colle di Fremamorta, una galoppata che permette di toccare la CIMA DI LECCIA 2673m, la CIMA DI NAUCETAS 2706m, la CIMA EST DI PAGARI’ 2686m, la CIMA OVEST DI PAGARI’ O CIMA DI PAGARI’ DI SALESE 2675m, e la quota 2626.

Si può dividere in due tappe con bivacco al colle di Ciriegia 2551m con 800m di dislivello dal Pian della Casa e 4,5km di sviluppo.

Il secondo giorno la cresta ha uno sviluppo di circa 5km ed in totale circa 640 m di dislivello tra vari saliscendi, poco meno di 10 km lo sviluppo fino al Pian della Casa.

Le difficoltà sono perlopiù concentrate in discesa al colle di Naucetas II+ e in salita alla cima di Naucetas, II o III in base al percorso scelto, se non si evita la cresta per i pendii erbosi a destra.

Questo percorso è ricco di storia che ricordano i fatti bellici della seconda guerra mondiale, la cresta è costellata di postazioni di difesa ancora ben conservate, e anche più antichi come ricorda il passaggio del colle di Pagarì di Salese punto di passaggio per i contrabbandieri che volevano evitare il colle del Ciriegia di Paganino del Pozzo, nel 1400. Passaggio ben ardito costruito con muri a secco attraverso una parete impressionante.

Per la traversata si consiglia un minimo di attrezzatura alpinistica (utile una corda e qualche cordino).