ORONAYE 3100m parete S dia canale di destra o centrale

In primo piano

Fu la via dei primi salitori nel 1883, nel 1974 Gianni Bernardi, Michele Gozegno e Piero Marchisio fecero la prima invernale. 100 anni dopo la prima salita, nel 1983, Stefano De Benedetti, per la prima volta, discese questa linea con gli sci.

Dopo il primo tratto di traverso, girato uno spigolo siamo saliti direttamente per un canale abbastanza ripido che finisce in una barra rocciosa che si supera direttamente (vecchia corda incastrata). L’ultima lunghezza di 50 metri di protegge bene con dei Camalot.

Monte Rosa 4000 x 4

In primo piano

Piramide Vincent 4215 m

Balmenhorn 4167

Ludwigshohe 4341 m

Corno Nero 4321 m

un concatenameto do 4 cime oltre 4000 metri fattibile in giornata per 11 km di sviluppo di grande soddisfazione.

il Bastione o cima Lauses 3047 valle Gesso un elegante e selvaggio 3000 PD

Il Bastione è uno dei 3000 della dorsale dei giganti Argentera-Brocan, fatto dal rifugio Genova offre un versante selvaggio ed affascinate. Offre dei bei passaggi di arrampicata fino al III benché radi, ed una lunga cresta facile su roccia buona.

Raggiungibile più facilmente dal versante ovest facendo tappa al rifugio Remondino, necessita di un approccio alpinistico per godere in sicurezza la sua salita.

La prima salita fu di Maubert nel 1897, ma la prima invernale non sfuggi al conte De Cessole nel 1902.

 

Rocca Bianca 3069 m valle Varaita via One Again e falesia du Cornivier o de Nourotchou

La rocca Bianca presenta una parete ovest che si affaccia su Saint Veran con belle placche percorse dalla via One Again 5c max, 5a obbl, 250 m, 5 tiri, discesa dalla normale.

La via è ben attrezzata e percorre una zona di roccia molto bella, utili due corde da 50 metri e qualche cordino per unire le soste

La via attacca nella parte più bassa della parete e si raggiunge facilmente dal colle dell’agnello passando per il colle di Saint Veran.

Ben visibile verso ovest la falesia du Cornivier su una roccia bellissima composta da gabbro molto solido.

La falesia si raggiunge da Saint Veran in 1 ora di cammino la parking di arrivo della navetta estiva obbligatoria.

Traversata del nodo di Pagarì di Salese

In primo piano

Si tratta della traversata di cresta dal colle di Ciriegia al colle di Fremamorta, una galoppata che permette di toccare la CIMA DI LECCIA 2673m, la CIMA DI NAUCETAS 2706m, la CIMA EST DI PAGARI’ 2686m, la CIMA OVEST DI PAGARI’ O CIMA DI PAGARI’ DI SALESE 2675m, e la quota 2626.

Si può dividere in due tappe con bivacco al colle di Ciriegia 2551m con 800m di dislivello dal Pian della Casa e 4,5km di sviluppo.

Il secondo giorno la cresta ha uno sviluppo di circa 5km ed in totale circa 640 m di dislivello tra vari saliscendi, poco meno di 10 km lo sviluppo fino al Pian della Casa.

Le difficoltà sono perlopiù concentrate in discesa al colle di Naucetas II+ e in salita alla cima di Naucetas, II o III in base al percorso scelto, se non si evita la cresta per i pendii erbosi a destra.

Questo percorso è ricco di storia che ricordano i fatti bellici della seconda guerra mondiale, la cresta è costellata di postazioni di difesa ancora ben conservate, e anche più antichi come ricorda il passaggio del colle di Pagarì di Salese punto di passaggio per i contrabbandieri che volevano evitare il colle del Ciriegia di Paganino del Pozzo, nel 1400. Passaggio ben ardito costruito con muri a secco attraverso una parete impressionante.

Per la traversata si consiglia un minimo di attrezzatura alpinistica (utile una corda e qualche cordino).

Forcella Est tra punta Remondino e Laurenti – Catena del CAI – Valle Gesso

In primo piano

Interessante canale rettilineo, caratterizzato da un blocco di roccia incastrato poco prima dell’uscita che in caso di buon innevamento provoca un’interessante impennata all’andamento regolare della linea, in caso di mancanza di neve il passaggio esterno su roccia può essere delicato ma è possibile superarlo dall’interno attraverso una provvidenziale galleria (attenzione ai blocchi in bilico).

Rapidamente accessibile dal rifugio Remondino, ottima base di partenza, può essere una valida alternativa al percorso normale per il lago di Nasta e per gli itinerari che partono nei pressi di esso.

Interessante concatenarlo con il canale del Bastione o altri rocciosi della Nasta.

Discesa facile dal sentiero che scende dal lago.

MONTE DELL’AVER m. 2745 Canale NO – Valle Stura

In primo piano

Il monte dell’Aver presenta a NO una parete piuttosto articolata ampia, alta circa 300 metri, cha nasce da una bella conca sospesa, proprio dietro la struttura di arrampicata di Comba Riva Blanca.

L’attacco si raggiunge facilmente imboccando il sentiero per il colle Aver, per lasciarlo a circa 2250 metri in vista della parete, ben visibile in direzione NO.

Si possono percorrere varie linee in base alle condizioni del pendio, un buon innevamento e rigelo giova anche per l’ancoraggio delle numerose pietre non proprio ben ancorate verso la parte alta degli itinerari.

Tutti molto divertenti gli itinerari lasciano largo spazio alla fantasia.

Utile una corda da 30 m, cordini, eventualmente un paio di friends.

La discesa si effettua facilmente verso il colle dei Morti.

Catena del CAI gruppo della Nasta, valle Gesso

Traversata della catena del CAI da Est a Ovest, gruppo della Nasta, valle Gesso. PD+ M. Campia, R. Nervo 1957.

Salita interessante molto varia dall’avvicinamento non facile, con il raggiungimento di ben 7 cime attorno ai 2700 metri, una discesa in doppia…..di che divertirsi.

Castore 4223 e Lyskamm Occidentale 4479 – Gruppo del Rosa

Raggiunto il rifugio Qintino Sella al Ghiacciao di Felik 3585m, la scelta degli itinerari è molta ma sicuramente merita una visita il Castore con la sua estetica cresta SE F+, 650 m di dislivello.

Ritornati al Felikjoch la tentazione di salire il Lyskamm Occidentale è troppo forte per rinunciare. 900m dal rifugio, PD, un itinerario molto vario ed estetico, tecnicamente non banale, può essere la partenza per la traversata dei Lyskamm.